Leggende napoletane

Matilde Serao

Un uovo magico nascosto nelle viscere di un famoso castello segnato da un’inquietante profezia, un folletto deforme e dispettoso (‘o Munaciello), tre nobili sorelle fatalmente innamorate dello stesso uomo, un diavolo che ha le sembianze di una donna dal fascino nefasto: nella sua raccolta “Leggende Napoletane”, Matilde Serao fa rivivere alcune tra le più appassionanti narrazioni che il popolo napoletano si tramanda nei secoli, rivelandoci segreti, storie di fantasmi malvagi, di spiriti benevoli, di maghi leggendari (come ad esempio il poeta Virgilio, Mago e alchimista, sepolto a Piedigrotta)  o di antichi palazzi infestati da presenze misteriose, su cui si fonda l’immaginario collettivo della città di Napoli. 
La stessa storia della fondazione di quest’ultima affonda le sue radici in una delle leggende più famose, quella della Sirena Partenope (dal cui nome deriva il celebre appellativo), con cui l’autrice apre la sua raccolta, facendoci presente che il gotico napoletano non ha bisogno delle nere foreste del nord, né di walkirie, di roussalke, di folletti kelpis o di elfi per esercitare il suo fascino, perché “le nostre leggende sono l’amore. E Napoli è stata creata dall’amore.”

ISBN: 9788898790937

Collana: I Grandi Classici del Racconto Gotico

Tipologia: ebook

Prezzo: €1,99

«Mancano a noi le nere foreste del Nord, le nere foreste degli abeti, cui l’uragano fa torcere i rami come braccia di colossi disperati; mancano a noi le bianchezze immacolate della neve che dànno la vertigine del candore; mancano le rocce aspre, brulle, dai profili duri ed energici; manca il mare livido e tempestoso. Sui nostri prati molli di rugiada non vengono gli elfi a danzare la ridda magica; non discendono dalle colline le peccatrici walkirie, innamorate degli uomini; non compaiono al limitare dei boschi le roussalke bellissime; qui non battono i panni umidi le maledette lavandaie, perfide allettatrici del viandante; il folletto kelpis non salta in groppa al cavaliere smarrito....»
Matilde Serao
da "Leggende napoletane"
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