Lo scrigno di Ossian. La profezia dello scrigno – Vol. 2

Carmen Margherita Di Giglio

1938. In fuga dal suo amore impossibile per l’affascinante e ambigua Paolina, sua zia, il giovane pianista Andrea Ligerio lascia la casa paterna in Basilicata per trasferirsi in Germania.

Qui il suo destino si incrocia con quello del duca Philipp von Rosenberg, potente e ricco protettore di artisti, che lo introduce nel suo castello di Werdenstein con l’intento di favorirne la carriera. Ma una volta entrato fra quelle mura, circondato da una corte di personaggi stravaganti e imprevedibili, il giovane scoprirà che non è così facile uscirne, che intorno a lui niente e nessuno è quel che sembra e che, dietro le maschere, tra le alcove dorate e i labirintici corridoi della sontuosa Werdenstein, si cela in realtà un segreto mortale.

Tormentato dai fantasmi del passato, travolto nel vortice di una vita sfrenata, fatta di piaceri e di vizi, fra passioni proibite, occulti riti d’iniziazione e intrighi politici che vedono coinvolto l’imperante regime nazista, Andrea, bello e innocente, smarrisce se stesso e perde la purezza, precipitando in una vertiginosa discesa agli inferi. 

Travolgente e ipnotico, caratterizzato da una scrittura ricca di riferimenti musicali, Lo scrigno di Ossian è il secondo volume della Profezia dello Scrigno,  saga storica ambientata nella prima metà del  ‘900, che vede intrecciarsi il destino  del giovane pianista Andrea Ligerio con quello della potente famiglia dei tedeschi von Rosenberg. A legare le loro esistenze è uno scrigno misterioso che i protagonisti si passano di mano in mano e dietro il quale è nascosta un’inquietante profezia, un enigma che porta a galla un mistero lungo secoli e che attende di essere dipanato nel corso della narrazione.

ISBN: 979-8754862470

Serie: La Profezia dello Scrigno

Tipologia:  Cartaceo, edizione in cartonato, Deluxe

Pagine: 320

Prezzo: €16,90

ISBN: 9788898790074

Tipologia: ebook

Prezzo: €1,99

«Seduto accanto alla finestra dello studio, il giovane Andrea Ligerio sollevò gli occhi dalla pagina scritta e guardò verso l’alto e attorno a sé: le gocce del grande lampadario di cristallo scintillavano sul suo capo, e lungo le pareti della stanza si riverberavano i voluttuosi riflessi dei guizzi del fuoco che ardeva nel vasto focolare di pietra. Era il 21 novembre 1937, dieci anni esatti erano passati da quando erano stati scritti quei versi, eppure da quel giorno tutto era rimasto immutato: anche le sagome degli alberi spogli, al di là dei vetri, si contorcevano come allora nella nebbia....»
Carmen Margherita Di Giglio
da "Lo scrigno di Ossian. La Profezia dello Scrigno"